A partire dal 2024, il Sistema dello Scambio sul Posto, che regola un tipo di contratto tra il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e i proprietari di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo, sia residenziale che per le PMI, non verrà più utilizzato. Questo meccanismo permetteva ai proprietari degli impianti fotovoltaici di reimmettere in rete l’energia verde in eccesso prodotta e ottenere un rimborso dal GSE.
Finora, con il meccanismo dello Scambio sul Posto, gli utenti ricevevano in media circa 16 centesimi per ogni kilowattora immesso nella rete. Ciò che rendeva particolarmente vantaggioso questo contratto era che il valore del rimborso variava in base alle oscillazioni tipiche del libero mercato dell’energia. Tenendo conto dell’aumento dei costi dell’elettricità negli ultimi anni, anche i rimborsi ricevuti sono stati notevoli.
Perché può convenire costituire e partecipare ad una Comunità Energetica Rinnovabile – Al posto del metodo di Scambio sul Posto, il GSE offrirà il Ritiro Dedicato, un approccio che si prevede sia remunerativo in modo inferiore rispetto alla precedente opzione (si stima 2/3 meno remunerativa). Questo cambiamento può potenzialmente prolungare il periodo necessario per recuperare l’investimento iniziale. Tuttavia, le installazioni fotovoltaiche rimarranno una scelta vantaggiosa a lungo termine, in quanto sono progettate per ottimizzare l’autoconsumo dell’energia generata. Tanto è vero che sono già una realtà le Comunità Energetiche Rinnovabili che beneficiano di inventivi più interessanti dei contributi del Gse con la formula del Ritiro Dedicato per i 20 anni per i quali verranno riconosciuti tali incentivi.
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