Il Ministero dell’Ambiente ha inviato alla Commissione Europea la bozza di un decreto (decreto CER) contenente misure per fornire nuova energia all’Italia. Il decreto è finalizzato a fornire un aiuto concreto per la creazione di nuove comunità energetiche rinnovabili e le configurazioni di autoconsumo, al fine di proseguire gli obiettivi di decarbonizzazione del 2030 imposti dall’Unione Europea.
Decreto CER, cosa prevede
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con l’UE, ha avviato l’iter per la proposta di decreto CER (Comunità Energetica Rinnovabile) che incentiva la diffusione di forme di produzione e autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabili.
La proposta presentata è stata strutturata secondo 2 misure:
- contributo a fondo perduto del 40%;
- incentivo in tariffa.
I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.
Chi vorrà associarsi in una configurazione di autoconsumo potrà ottenere una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili. La potenza finanziabile è pari a complessivi 5 GW, con un limite temporale fissato a fine 2027.
“Con questo provvedimento diamo all’Italia una nuova energia tutta rinnovabile. Il testo, rafforzato e arricchito dalla consultazione pubblica, è uno strumento coerente con il doppio obiettivo di questo governo: la decarbonizzazione entro il 2030 e l’autonomia energetica. La ricchezza dell’Italia sono le sue comunità. Il decreto le pone al centro di una strategia volta a produrre e consumare energia da fonti pulite risparmiando sui costi delle bollette. Se sapremo svilupparle come sistema Paese -conclude il Ministro – le Comunità Energetiche si riveleranno un’enorme fonte di sviluppo economico sostenibile e di coesione sociale”.
Queste le parole del Ministro Pichetto.

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